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Webinar “Resto al Sud” organizzato dell’A.L.S.O.B. – Associazione Laureati Suor Orsola Benincasa

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L’Associazione “Country Club” Onlus, Casa Editrice della Testata giornalistica “Vomero Più”, e facente parte del Gruppo Giuffrida, con il suo Presidente Dott. Comm. Enrico Maria Giuffrida e con il Referente dell’Accompagnamento “Resto al Sud” Dott. Vincenzo Delehaye, il giorno 4 Marzo 2021 ha partecipato al Webinar “Resto al Sud” organizzato dell’A.L.S.O.B. – Associazione Laureati Suor Orsola Benincasa, presenti la Prof. Avv. Lucilla Gatt, Presidente dell’A.L.S.O.B. (nonché Professore Ordinario di Diritto Civile, Diritto delle Nuove Tecnologie, Diritto di Famiglia e delle Successioni, Diritto e Tutela del Consumatore presso l’Università degli Studi “Suor Orsola Benincasa” di Napoli) e la Dott.ssa Gina Carannante, Referente Amministrativa dell’A.L.S.O.B. e Responsabile dell’Area Servizi agli Studenti e del Settore Post Laurea della stessa Associazione.

Il webinar, seguitissimo da soci dell’A.L.S.O.B. e da altri interessati, tra cui il Prof. Carlos de Cores Helguera (Professore Ordinario di Diritto dell’Universidad Católica dell’Uruguay, nonché Consulente di República A.F.I.SA – Administradora de Fondos de Inversión SA, prima fiduciaria finanziaria dell’Uruguay), ha trattato i temi del Progetto di finanziamento pubblico italiano denominato “Resto al Sud” di Invitalia – Agenzia Nazionale per l’Attrazione degli Investimenti e lo Sviluppo d’Impresa, di proprietà del Mi.S.E. – Ministero dello Sviluppo Economico.

Il Progetto “Resto al Sud” sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e libero professionali in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche, Umbria).L’incentivo è destinato a chi ha un’età compresa tra i 18 e i 55 anni.
“Resto al Sud” copre fino al 100% delle spese, con un finanziamento massimo di 50.000 euro per ogni richiedente, che può arrivare fino ad un massimo di 200.000 euro nel caso di società composte da 4 soci.

Per le sole imprese esercitate in forma individuale, con 1 solo soggetto proponente, il finanziamento massimo è pari a 60.000 euro.
A supporto del fabbisogno di circolante, è previsto un ulteriore contributo a fondo perduto: 15.000 euro per le ditte individuali e le attività professionali svolte in forma individuale, fino a un massimo di 40.000 euro per le società.
I fondi disponibili ammontano a 1 miliardo e 250 milioni di euro.
Finora sono stati presentati circa 21.000 progetti.
Non ci sono bandi, scadenze o graduatorie: le domande vengono valutate in base all’ordine cronologico di arrivo.

“Le agevolazioni coprono il 100% delle spese ammissibili” ha ribadito il Dott. Comm. Enrico Maria Giuffrida, Presidente dell’Associazione “Country Club” Onlus, che si sta sotto esame di Invitalia per diventare Ente Accreditato “e prevedono un contributo a fondo perduto, pari al 50% del programma di spesa erogato dal Soggetto gestore (Invitalia S.p.A.) ed un finanziamento bancario, pari al 50% del programma di spesa, concesso da un istituto di credito che aderisce alla convenzione tra Invitalia e ABI – Associazione Bancaria Italiana, garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI – Piccole e Medie imprese del MCC – Medio Credito Centrale, Banca del Mezzogiorno S.p.A. istituto bancario italiano, partecipato al 100% da Invitalia. Gli interessi del finanziamento bancario sono coperti da un contributo in conto interessi, erogato dal Soggetto gestore (Invitalia S.p.A.). Oramai nessun altro finanziamento pubblico arriva a queste percentuali così favorevoli!”

“Dallo smartworking, che abbiamo conosciuto, purtroppo, con la pandemia in atto, ad un southworking – neologismo creato dalla Dott.ssa Elena Militello, Ricercatrice dell’Università del Lussemburgo – ecco una delle rivoluzioni che potrebbero cambiare il volto del nostro Meridione” aggiunge il Dott. Vincenzo Delehaye, Referente dell’Accompagnamento “Resto al Sud” dell’Onlus del Gruppo Giuffrida “e riaffermare le capacità dei tanti, troppi cervelli in fuga che in questi anni abbiamo dovuto subire! Riassorbire nel tessuto imprenditoriale nostrano quelle finanze che sono sempre andate lontane, economie che adesso, attorno a quei 7.000 progetti già approvati, cominciano a rifiorire!”

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